Nuova veste grafica

Aggiornamento importante per HomeLink.org

Nuovo Design

Secondo me, il sito sarà ancora più bello! Certo, si tratta di uno spassionato parere personale; attendo quindi il vostro parere!
Per ora vi anticipo che i contenuti saranno disposti meglio, senza stravolgere l’ordine a cui siete abituati.

Detto questo, posso oggettivamente affermare che sarà più fruibile da Mobile. Questo vuol dire che potrete organizzare il vostro prossimo scambio o scambiare messaggi anche dal vostro telefono o tablet. In buona sostanza, il sito si adatterà alle dimensioni del vostro schermo quali esse siano.

Nuova Bacheca

Alcuni HomeLinker si sono lamentati della lentezza del sito. In particolar modo visitare la bacheca poteva richiedere qualche secondo di troppo.
E’ stata quindi messa a punto una nuova soluzione.
Tramite una schermata “a blocchi” potrete tenere sotto controllo la vostra situazione in modo chiaro e immediato. Non solo! Questo stratagemma ha permesso di ridurre i tempi di ricarica della pagina!

Inserzioni

Trovate il vostro prossimo scambio in modo più pratico. Le proposte selezionate si apriranno in nuove finestre e.. guardate! Ora sarà molto più facile trovare lo scambio ideale! Pensate quindi alla vostra prossima meta e preparate le valigie!!

Approfittando dell’importanza di questo aggiornamento sono state introdotte anche diverse migliorie tecniche. Sono ansioso di ricevere le vostre opinioni e naturalmente anche le critiche! Trovate qualche refuso o errore? Contattateci subito!

Grazie intanto della collaborazione e a presto,

Giovanni

la sharing economy ruba lavoro ad altre persone?

Se pensiamo ad Airbnb o Uber la domanda sorge spontanea. Per chi non lo sapesse, i due servizi sopra citati permettono rispettivamente di alloggiare in un luogo o spostarsi in automobile in modo nuovo. Tramite un’app si possono contattare dei privati che, in cambio del pagamento di una parcella (spesso contenuta) offrono gli stessi servizi di alcuni professionisti.

Dal punto di vista dell’utente finale si parla di un risparmio spesso notevole. A destare scalpore è il fatto che questi servizi entrino apparentemente in diretta concorrenza (sleale) con chi magari ha pagato profumatamente una licenza per poter operare come autista. ( per non citare le altre regole a cui è sottoposto).

In questa sede, non mi concentrerò solo su tassisti e albergatori. Il fenomeno che ci interessa è esteso a livello globale. Allo stesso modo è in continua evoluzione e potrebbe un domani interessare direttamente anche la vostra attività.
Solo per citare un esempio alcuni avvocati hanno iniziato a fornire piccoli servizi anche al di fuori del proprio ufficio (cosa peraltro proibita dall’albo).

 

Detto questo riponiamo la domanda: “la sharing economy ruba lavoro ad altre persone?

l’OCSE non ha dubbi: la Sharing economy non toglie posti di lavoro ma ne crea di nuovi.
Mi spiego meglio: Chi opera in questo settore offre servizi che prima non erano presenti sul mercato. Che si parli di consumatori o produttori di beni e servizi, gli attori di questa nuova realtà si muovono più profondamente nel territorio, visitando mete al di fuori del tradizionale circuito turistico e apparentemente prive di veri punti di interesse. Il classico itinerario “Venezia-Firenze- Roma” sta cambiando.

Tracciamo quindi un profilo tipo del turista di oggi.

Grazie ad internet e al continuo sviluppo di apps i turisti 2.0 hanno maturato dei nuovi bisogni che nel dettaglio si riassumono in quanto segue:

  • Visitano sempre più spesso mete che apparentemente non hanno nulla da offrire.
  • Viaggiano anche fuori stagione.
  • Utilizzano la sharing economy per ogni aspetto del turismo (Travel, Dining, Experience, Staying).
  • Restano in un luogo più a lungo.

Chi scambia casa da anni come me forse avrà sorriso di questo elenco perché… ha sempre viaggiato così!
Rovesciando il punto di vista possiamo affermare che un HomeLinker rappresenti l’esempio perfetto del turista nella sharing economy.

Com’è stata la vostra ultima vacanza?

  • Probabilmente non siete andati a Londra (città che forse conoscete a memoria) ma a Plymouth o Bath o un piccolo paesino nella campagna irlandese.
  • Grazie ad HomeLink avete risparmiato qualcosa sull’alloggio e forse siete rimasti qualche giorno in più o avete investito quel denaro in una visita al museo o una cena con chi vi ha ospitati.
  • Magari avete conosciuto una famiglia inglese che vi ha portati in un luogo sconosciuto a quasi tutti i turisti.
  • Mettiamo che abbiate anche scambiato l’auto!

Ecco, voi NON avete tolto lavoro ad un tassista o a un albergatore! Al contrario avete speso del denaro in un paesino che non compare neanche sulle guide turistiche.

Oltre a questo avete vissuto un’ESPERIENZA.

Ecco che, ancora una volta, al centro della sharing economy compare la parola “esprienziailità”.

In parole povere avete vissuto un prodotto culturale. Si tratta di un bene che, una volta consumato, non soddisfa un bisogno ma anzi, lo amplifica.
Continuerete sempre più a visitare luoghi ameni e ne parlerete ai vostri amici. Questi non è detto che scambino casa; forse un domani pernotteranno nella piccola locanda di quel paesino che vi è rimasto nel cuore e forse prenderanno un taxi!

Uscite quindi di casa con il sorriso, consci del fatto che il mondo sta cambiando, anche grazie a voi.

Nel prossimo articolo affronterò degli aspetti più tecnici di questo tipo di turismo. Per ora concentratevi sulla bellezza della condivisione e non sulla domanda “se metto la casa su AirBnb sono un evasore fiscale?”